lunedì 19 novembre 2012

Gesti che lasciano il segno



Il pompino è un’arte delicata e non solo per la preziosità dell’organo coinvolto. Il segreto è saper combinare movimenti decisi con il dovuto rispetto per la sensibile epidermide della parte interessata.
Ogni donna ha un approccio diverso, che è frutto dell’esperienza, dei maestri che ha incontrato, della sensibilità, del piacere che prova nel farlo (non a tutte piace, è un dato di fatto) e del ruolo che gli riconosce (rappresenta sottomissione? È un piacevole preliminare? Ti consente di avere il massimo controllo?).
FV aveva una tecnica particolarissima. Lei tralasciava l’asta, i testicoli, il lavoro di lingua, i movimenti delle mani… lei si posizionava la cappella tra le labbra e poi iniziava a suggere, con costanza, lentamente, senza strappi al motore come cantavano a Poggio Bustone. E rimaneva così, sorda a qualsiasi invito a curare anche altri aspetti che nel pompino HANNO la loro importanza…
In questo tempo dilatato, in cui non vi erano mai accelerazioni, l’unica cosa che potevo fare era aspettare che la natura seguisse il suo corso.
Senza fretta, con passo sempre uguale lei sentiva la mia asta farsi sempre più dura, la vena iniziare a pulsare e la cappella a gonfiarsi fino a quando lo sperma lungamente atteso e meticolosamente succhiato sgorgava caldo nella sua bocca.
Nella fase post orgasmica andavano poi verificati i danni collaterali. Come l’anatomia insegna dietro le labbra ci sono i denti e senza che debbano necessariamente affondare, se li tenete poggiati per 10 minuti sulla carne, lasciano ovviamente un segno! Nel primo periodo della nostra frequentazione FV portava un apparecchio per i denti. La sera stessa avverti un particolare fastidio ma fu solo la mattina dopo che notai questo piccolo segno a forma di H a ore 2 sulla punta del mio attrezzo del piacere!!
Sembrava un marchio, uno di quei simboli di appartenenza a sette esoteriche che gli iniziati si mostrano segretamente per certificarsi di appartenere agli eletti, come l’anello di Hostorie d’O o il tatuaggio dei Sons Of Anarchy.
Quel segno certificava la mia appartenenza agli uomini spompinati da FV, una setta esclusivissima, della quale non ho mai incontrato altri adepti… ma so che ci sono, e vivono in mezzo a voi! 

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