venerdì 28 giugno 2013

Carrie

      Per anni ho sempre associato il nome Carrie al film in cui aveva lo sguardo di Satana, così come Christine (I've heard a rumor) era la macchina infernale e Francis era il mulo parlante.

      Da una quindicina d'anni abbondanti la Carrie che è entrata nell'immaginario di molte donne è la giornalista voce narrante di Sex & the City, telefilm sofisticato che ha sdoganato in tv i discorsi a ruota libera sul sesso tra adulte metropolitane consenzienti. Dal punto di vista televisivo il prodotto non è immune da pecche, ma da un punto di vista sociologico ha sicuramente avuto un impatto notevole.

      Il successo di una produzione artistica è legata anche al coinvolgimento ricevuto da chi la guarda, (potresti anche non capirlo ma almeno ti ci immedesimi) è nelle protagoniste della sitcom ci si sono immedesimate in tante. La domanda da porsi è se tra il pubblico televisivo prima del telefilm le varie Carrie/Samantha/Miranda/brunetta di cui non ricordo il nome esistessero già o solo dopo averle viste sullo schermo hanno trovato un modello a cui tendere/riferirsi?

      La Carrie che ho incontrato (perché diciamolo si incontrano solo Carrie, non ho ancora mai trovato nessuna donna che mi abbia detto di riconoscersi in un'altra delle quattro... meno che mai Samantha) viveva da sola, con un lavoro in cui subiva la burocratica modalità di crescita professionale tipica degli impieghi pubblici italiani, ma nella suo campo era molto brava e spesso riusciva anche a veder riconosciuto il suo valore. Si teneva in forma con il nuoto ed aveva una vita sociale fatta di cene e aperitivi.

      Se qualcuno dei suoi flirt non si trasformava in una relazione era perché gli uomini "avevano paura di una donna con le palle" come si definii una volta. C'è anche da dire che l'ultima volta che sono stato a cena da lei, si allontanò per una telefonata infinita che chiuse in lacrime dopo aver litigato con il coordinatore di un viaggio che aveva fatto l'estate prima e con cui aveva avuto un liason (che equivale alla quattordicenne che si innamora del prof o della single in montagna che si fa rimorchiare dal maestro di sci)

      La nostra prima volta fu sul divano anche se in realtà sul divano c'ero solo io. Fino a 5 minuti prima, lei era sdraiata e io le avevo fatto un massaggio alla testa, di quelli che ti rilassano, ti distendono e ti fanno tornare il sorriso sulle labbra. L'effetto benefico su di lei fu tale che dopo avermi fatto sdraiare mi slaccio e abbasso calzoni e boxer quanto bastava per scoprire l'uccello, mi sbottono la camicia e inizio a masturbarmi con una notevole maestria.

     La svestizione pre-sesso, sembra una cosa semplice, ma assolutamente non lo è. Che chi vuole essere spogliata, perché se si spoglia direttamente lei potrebbe sembrare una troppo disponibile, c'è chi invece vuole essere spogliata perché ama essere "scoperta" poco a poco. Quanto poi a spogliare il partner, peggio mi sento!! Io apprezzo quelle che lo fanno perché per me vuol dire esserci, nel senso di "non sono io che attacco e tu cedi" ma "siamo in due e io voglio te come tu vuoi me". Per cui apprezzai piacevolmente l'iniziativa di Carrie.

    Mentre le sue attenzioni su di me aumentavano, io cercavo di ricambiare ma mi teneva a distanza (era uno di quei giorni? non si concedeva al primo appuntamento?). Capito che i miei tentativi erano vani, mi lasciai tranquillamente andare al ritmo della sua sapiente mano (solo anni dopo con Irina ho ritrovato una simile maestria) fino a quando con suo sommo piacere (e altrettanto mio) il seme mi inondò il petto. La sicurezza e delicatezza con cui mi aveva fatto venire fu superata solo dalla cura con cui, dolcemente, pulì il mio corpo detergendo ogni singolo schizzo con un morbido panno... naiiis

giovedì 13 giugno 2013

MILF

Le mothers I’d like to fuck, o più soavemente le donne agée non rappresentano per me l’archetipo femminil/sessuale, ma mi capita di conoscerle, frequentarle e a volte amarle perché banalmente… sono mie coetanee!!
Per ritmi quotidiani, abitudini lavorative, e attività del tempo libero mi capita molto più facilmente di incontrare loro che non, per dire, studentesse universitarie.
Lo scorso fine settimana mi è venuta a trovare una amica che tecnicamente è una MILF, ma non è stata questa la cosa particolare del nostro incontro quanto piuttosto il fatto che fosse in assoluto la seconda volta che ci vedevamo e dal primo incontro, più breve di un caffè, che neanche prendemmo, erano passati più di otto anni.
E in questi otto anni c’era stato qualche sporadico messaggio, qualche ancor più sporadica conversazione. Ma questi brevi incontri sono sempre stato caldi, molto affettuosi, sentiti. Abitando lontano e presi dalle proprie vite, il tempo da dedicarsi è sempre stato poco, ma il piacere di rincontrarsi, anche solo di sfuggita e tramite cellulare non è mai mancato.
Poco meno di un mese fa con un messaggio in cui mi chiede come stia. Io rispondo che sono triste, perché è da troppo tempo che non la vedo e lei mi risponde “bene allora vengo questo fine settimana”.
Dopo cena mentre lei scorre i titoli dei libri sugli scaffali le accarezzo la schiena. La mia mano si insinua sotto le scapole. È un movimento che rivitalizza, vai a risvegliare muscoli di cui spesso ci dimentichiamo, ti fa inarcare la schiena. Recuperi la postura corretta, raddrizzi le spalle, guardi avanti con sicurezza.
Poi siamo andati a letto e ci siamo amati. Il suo corpo maturo ed elegante era colmo di sapori. Ho riscoperto il piacere di poggiare le mani su lunghe gambe, toniche affusolate mentre lei, sentendomi dentro di se, esplorava le mie labbra e la mia bocca con la punta della lingua.
E mi sono perso nel guardarla venire mentre seduta su di me, mi stringeva la mani contro il suo seno. Sarà stato il piacere di amare dopo tante partner più piccole qualcuno con una corporatura simile alla mia con la quale certi incastri sembrano venire più naturali? Sarà che il suo corpo mi ha ricordato quello di chi in passato ha fatto battere il mio cuore? Sarà stata la frase che mi ha sussurrato “hai una faccia d’angelo ma ti scateni come un diavolo!”?
Ci siamo amati fino a quando il sonno non ci ha presi, e ci siamo addormentati l’uno sull’altro. Ci siamo risvegliati e nuovamente amati, e poi colazione, incontri con sparagna, le storie di Pazienza, ancora baci, con ritmi catulliani!

Mi manca il suo accento marchijiano J