Su come una donna che ha superato
i trent’anni concilia la normale necessità di avere una soddisfacente vita
sessuale con l’educazione ricevuta ma soprattutto con i giudizi delle persone
che la circondano (a cui le è stato inculcato di dare di se un immagine di
“rispettabilità”) o della complessità a gestire il sesso con qualcuno con cui
non hai una relazione senza sentirti usata, ne passare per mignotta.
La ragazza emancipata si era
trasferita per lavoro in un piccolo capoluogo di provincia. La nostra prima
“uscita” ufficiale fu al ristorante. Un cache-coeur, un trucco che evidenziava
i suoi alti zigomi, la bocca a cuore e gli stivali al ginocchio esaltavano la
sua voglia di piacere.
Dopo un giro a piedi, la
accompagnai in macchina sotto casa, in un vicolo a due passi dal centro ma
tranquillo e isolato. Dai ringraziamenti per la bella serata al primo bacio il
passo fu breve, dal primo bacio al saltarsi addosso il passo fu altrettanto
breve. Ma oltre a soddisfare curiosità di mani frenetiche non andammo oltre.
Lei arrestava i miei tentavi di avvicinarmi troppo al suo slip e si limitava a
affondarmi le mani tra i capelli. Salire a casa sua sarebbe stato troppo (“I
vicini potrebbero sentirti”). Insomma la prima sera mai concedersi fino in
fondo ;-)
La volta successiva ci vedemmo da
lei, i vicini non costituivano più un problema. Non dovendo uscire di casa il
suo abbigliamento fu un po’ più audace. Un vestitino corto con una profonda
scollatura a vu e degli stivali texani. Una leggera sciarpa serviva più che
altro ad accentuare i suoi maliziosi movimenti. Cenammo tenendoci per mano, lei
rideva e spalancava gli enormi occhioni scuri divertita dalle storie che le
raccontavo. Dopo la cena ci accomodammo sul divano stringendoci e
abbracciandosi. Le chiesi se avesse dei preservativi. Mi rispose: “Va bene che
sono una ragazza emancipata, ma fino ad un certo punto!”. …Semplicemente
adorabile!!
Le mani e le bocche non rimasero
per questo ferme! Dopo aver raggiunto il suo orgasmo, la Ragazza emancipata
fece qualcosa di bellissimo. Prese a masturbarmi con le sue piccole mani e
quando sentì che stavo per arrivare, si sbottonò la camicetta scoprendo le sue
candide mammelle e diresse il caldo getto di sperma sui suoi seni.
Perché in fondo, avere dei
preservativi a casa potrebbe farti apparire come una ragazza troppo disponibile,
ma arrivati a quel punto il finale lo decidi a gusto tuo, con una
lussuriosa sborrata sulle tette!
Perché in fondo a te piace scopare,
ma la società rende sempre le cose così maledettamente complicate ;-)